Uno alessandrino di città, l'altro di Casale Monferrato. Quando si parla di cultura nella provincia del Piemonte del sud-est non si può ovviamente prescindere dai nomi di Umberto Eco e di Giampaolo Pansa. Scrittori che, nonostante la notorietà internazionale, hanno conservato un radicamento nel territorio d'origine. Ma al di là dei nomi illustri, il territorio sta attraversando un periodo di fermento culturale.
A partire da Acqui Terme, dove Carlo Sburlati, primario di ginecologia diventato assessore alla Cultura, sta rivitalizzando la città con mostre di grande richiamo, come quella antologica dedicata a Sigfrido Bartolini, con iniziative come i festival del jazz e del balletto, con il rilancio dei premi Acqui Storia, Acqui Ambiente e Testimoni del tempo (appena assegnato a Vittorio Feltri, Uto Ughi e monsignor Rino Fisichella), con il premio a Giordano Bruno Guerri per la Storia in tv. Nella convinzione che la cultura sia anche il miglior traino per offrire visibilità alle Terme.
Anche a Gavi per far conoscere il bellissimo forte si punta sul festival promosso da Stefano Della Casa, critico cinematografico nato a Torino, ma con origini rigorosamente nella provincia alessandrina. Un festival culturale, quello di Gavi, che può contare sul costante contributo di Roberto Dellacasa (Cavalieri del raviolo) e Anna Rivera (Lo Casale), che conciliano cinema e cultura alimentare.
Ma un esperto di cinema è anche Nuccio Lodato, docente di Cinematografia alla vicina Università di Pavia e autore di libri di critica. Passando all'attività teatrale, va segnalato Franco Ferrari, che ha guidato il teatro di Alessandria. Una vivacità che, dunque, riguarda ogni settore della cultura e del territorio. Con Maria Luisa Ghezzi creatrice e animatrice della rivista letteraria "Alchimie", con iniziative ormai storiche come il Vignaledanza, con il museo etnografico di Alessandria che - collegando l'attività contadina con la tradizionale presenza della cittadella militare - affronta anche argomenti sul rapporto tra armi e attrezzi di lavoro.
Ovviamente non può mancare la musica. Cassine è la patria di Luigi Tenco, poi diventato uno degli esponenti di spicco della scuola genovese e ancora oggi un festival - L'isola in collina, a Ricaldone, dove aveva trascorso l'infanzia - è dedicato al cantautore. Ma la provincia, nel '77, aveva dato i natali anche a uno dei più apprezzati (soprattutto all'estero) gruppi folk italiani, la Ciapa Rusa. E ora sulla scena sono comparsi altri gruppi che portano in giro la sensibilità musicale alessandrina. A partire dall'Ensemble di musiche possibili, creato da Marcello Crocco (flauto traverso), Fabio Martino (fisarmonica) e Andrea Cavalieri (contrabbasso), che spaziano da Bach a Piazzolla, dal folk irlandese alla tradizione francese. Senza dimenticare i Kachupa, che rivisitano la musica tradizionale balcanica.